Aperta dal 4 dicembre 1992, e sita in Via dei Soncini vicino a
Piazza delle Erbe a Padova, questa tipica osteria veneta è gestita dal
simpatico Alberto che, insieme ai suoi collaboratori sa regalarvi un
sorriso e 4 chiacchiere tutti i giorni.
Si inizia la mattina con le colazioni, con gli aperitivi prima del
pranzo, il cui menù viene scritto a mano ogni giorno, per poi arrivare
al pre serata con le ombre, non i soliti spritz; e per chi vuole, anche a
cena potrete deliziare le vostre papille gustative.
La forza dell'osteria? La grande famiglia scelta da Alberto: persone
che da anni lo affiancano in questo lavoro tra clienti italiani e
stranieri di tutte le età, un team affiatato e dove la sincerità la fa
da padrona.
Ogni giorno il buon Alberto si reca al mercato e compra personalmente
gli ingredienti protagonisti dei suoi piatti, che tra un'ombra e
l'altra accompagneranno i vostri momenti di convivialità all'interno di
questo locale.
E allora venite a provare, Buon appetito!
mercoledì 18 novembre 2015
mercoledì 28 ottobre 2015
NON DI SOLO PANE... Il meglio delle carni e dei salumi marchigiani
Tra le
eccellenze marchigiane presentate nei “Giovedì
del Gusto” di Regione Marche non potevano
mancare i due salumi che rappresentano la tradizione marchigiana nel
settore.
Il
Ciauscolo, un salame tipico marchigiano derivato dalla lavorazione
del maiale e legato ad una tradizione contadina antichissima. La
derivazione etimologica del nome deriverebbe da “ciabusculum”
ossia piccolo cibo o piccolo pasto, rappresentava, infatti, il pasto
frugale, fedelmente legato ai tempi della vita in campagna. Le
caratteristiche principali del ciauscolo sono la spalmabilità e la
morbidezza, che lo rendono unico e distinguibile da tutti gli altri
prodotti di salumeria.
La zona di
produzione del Ciauscolo (salume certificato IGP) interessa alcuni
comuni delle provincie di Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Fermo.
Queste zone collinari e ricche di corsi d’acqua, tra l’appennino
umbro-marchigiano e il mar Adriatico, si contraddistinguono per un
clima particolarmente adatto all’allevamento di suini di qualità.
Sempre nelle
Marche, altra zona vocata alla produzione di salumi di qualità è il
fabrianese che, con il Salame di Fabriano, prodotto esclusivamente
con suini nati in Italia ed allevati nell’area di produzione del
fabrianese, per oltre un anno, in piccoli allevamenti, rappresenta
una vera eccellenza regionale.
Eccellenza
che ha dato vita alla costituzione di un consorzio. I lotti di
produzione dei salami del consorzio, prima di essere messi in
commercio, vengono sottoposti alla Commissione Tecnica di
degustazione che, valutata la corrispondenza sensoriale ed
organolettica del prodotto, ne consentirà l’etichettatura con il
contrassegno del consorzio e la certificazione di qualità realizzata
su carta a mano dal Museo della Carta e della Filigrana.
martedì 13 ottobre 2015
DALLA TRADIZIONE IL FUTURO. Alla scoperta della Biodiversità agraria con gli Agricoltori Custodi
Una
decina di Agricoltori Custodi si sono dati appuntamento a Milano,
presso lo Show room Elica, in occasione de “I giovedì del gusto”,
organizzati in concomitanza di Expo 2015. Tema della serata la
Biodiversità e le colture che evocano antichi sapori e forti
memorie.
Abbiamo
quindi scoperto che i capperi non sono solo “siciliani”: il
“cappero rupestre di Borgo Cisterna”, coltivato nella zona di
Macerata Feltria, della specie Capparis Rupestris (comunemente
conosciuta come cappero spinoso) è stato ritrovato sui muri di un
antico Borgo marchigiano. Grazie alle cure dell’agricoltore, la
produzione si è diffusa, fino a rappresentare l’ingrediente
principale di numerose ricette e conservazioni.
Abbiamo
potuto assaporare la famosa zuppa di Cicerchia, legume coltivato, con
tecniche a basso impatto ambientale, nel Territorio di Serra de’
Conti, sulle colline del Verdicchio.
Non
è mancata la polenta, cucinata con mais ottofile. La polenta,
infatti, era l’alimento principale della popolazione marchigiana e
si consumava almeno una volta al giorno. Il mais ottofile di
Roccacontrada è una varietà locale di mais, tipica delle Marche e
recuperata nei dintorni di Arcevia. La riscoperta del mais ottofile
di Roccacontrada è avvenuta grazie a qualche piccola coltivazione
familiare ancora presente sul territorio ed è collegata alla
vicinanza del mulino ad acqua sul fiume Misa, ove la farina viene
macinata a pietra.
Altra
curiosità, conosciuta in questo appuntamento è stato l’Anice
verde di Castignano, il suo nome deriva dalla voce latina “anisum”.
La coltivazione dell’Anice a Castignano risale alla metà dell’800
e i primi impieghi furono nei liquorifici: chi non conosce la
tradizione marchigiana nei liquori a base di anice (Vernelli e
Meletti)? Pochi però sanno che è fatta menzione dell’anice nei
Trattati di Botanica del 1500 e che nelle Marche alla fine del 1700
l’anice era una spezia di largo consumo, tra le merci più
commercializzate.
La
fiaschetta del mistrà (liquore all’anice) era inoltre la dotazione
dei crociati che partivano per la difesa della Terra Santa.
Queste
e tante altre curiosità sono state svelate dagli Agricoltori Custodi
marchigiani nel corso dell’incontro che ha comunicato una vera
filosofia di vita, curando prodotti evocativi di sapori ormai
dimenticati.
martedì 29 settembre 2015
Conegliano e Vittorio Veneto in Istria grazie ai commercianti e agli artigiani
I
commercianti e gli artigiani di Via Lourdes di Conegliano (impegnati da
tempo in un progetto di animazione urbana), sono intervenuti alle
giornate europee in Istria per presentare le eccellenze del loro
territorio.
Caffè
Local ; Pasta e Dintorni ; il panificio di Gianni Pellegrinet; ilmiorto
(Mareno di Piave) ; la Macelleria di Edoardo Zambon ; l’osteria
ristorante pizzeria Fuori Orario ; Rogante, Sparkling Fruyti Wines ; il
B&B Mi Casa Tu Casa di Refrontolo ; l’azienda agricola Toni Doro
(Vittorio Veneto) ; l’agriturismo Moro Barel e l’azienda agricola
Coltari (Vittorio Veneto); hanno interpretato presso la Comunità degli
Italiani di Buje, una degustazione coi fiocchi.
L’incontro
è servito anche ad annunciare la nascita di un Cenacolo del gusto a
Conegliano, per portare avanti le iniziative di informazione iniziate.
Verso
fine ottobre si terrà a Conegliano e Vittorio Veneto una edizione
speciale di Comunicare per Esistere,dedicato alla comunicazione sociale.
Continua
dunque il percorso dei commercianti e degli artigiani per creare una
rete di rapporti capace di far emergere le esperienze positive del
territorio della Sinistra Piave.
martedì 8 settembre 2015
Comunicare per Esistere a Opperbacco, vineria e cicchetteria a Portobuffolè
La
rassegna informativa 'Comunicare per Esistere, Stati Generali della
Comunicazione Territoriale', promossa dalla rete dei borghi europei del
gusto, prende il via giovedì 17 settembre dal borgo di Portobuffolè.
Presso
Opperbacco,vineria & cicchetteria, Emanuele Barin e Diego Cirilli
incontreranno giornalisti e comunicatori che poi proseguiranno il loro
viaggio del gusto in Istria ( a Muggia, ultimo lembo dell'Istria
italiana ; alle Saline di Sicciole a Pirano in Slovenia e a Buje, in
Croazia.
L'incontro darà spazio alla degustazione di alcune eccellenze delle Marche (terra d'origine di Diego) e del Veneto Orientale.
"
Il nostro locale, sito nel bellissimo borgo di Portobuffolé , è
posizionato appena fuori dal centro storico, l’ambiente nonostante
l’utilizzo di materiali “poveri” ed ecologici risulta essere
accogliente, caldo, dove classico e moderno si fondono insieme facendo
da sottofondo ad un contesto molto rilassante e tranquillo con esterno
su una bellissima piazzetta.Il locale nasce come vineria, quindi vendita
di vini al calice, in bottiglia, sfusi e con possibilità anche di
riempire i contenitori portati da casa, per accontentare anche i non
vinaioli, teniamo sempre delle bevande “vintage”, succhi di frutta e
delle ottime birre artigianali.A fianco alla degustazione dei vini
potrete assaggiare le nostre bruschette , piadine, crostini, taglieri di
affettati e formaggi ed alcuni piatti freddi.Tutti i prodotti che
guarniscono i nostri piatti sono stati selezionati personalmente da noi ,
dopo un periodo di degustazione fatto in giro per l’ Italia prestando
attenzione alla qualità , bontà e con un occhio di riguardo per la
genuinità, inoltre, tutti i prodotti da noi usati sono anche in vendita,
potrete quindi portare a casa oltre ad i vini, i nostri paté, oli,
sottoli, bevande, caffè, biscotti , affettati e formaggi."
venerdì 14 agosto 2015
Comunicare per Esistere al Bar Le Tentazioni di Zerman di Mogliano
Il Bar Le Tentazioni di Zerman (Mogliano) ha ospitato lo stage di informazione della tramissione multimediale L'Italia del Gusto, sotto forma di 'Aperitivo in Piazza Don Antonio Sala.'
Si è trattato di uno degli appuntamenti del progetto La Piazza dell'informazione, 'tracce di filò urbano, per una comunicazione ritrovata. "
Dopo la presentazione della storia della Chiesa di S.Elena Imperatrice, si è svolta una degustazione, proposta da Nicoletta e Maurizio,numi tutelari del bar Le Tentazioni.
Il locale, oltre ad offrire tutti i servizi di tradizione, è diventato anche un punto di incontro della comunità, ove è possibile acquistare il pane artigianale e scegliere tra una ampia gamma di salumi di qualità.
Ecco allora i buoni vini dell'azienda agricola Sandre di Campodipietra, il pane de Il Buon Pane di Gaggio (Marcon), le fantasie dei cicchetti di pesce della Pescheria Gastronomia di Piazza don Antonio Sala, i formaggi e i salumi dell'azienda agricola F.lli Donadel di Mogliano Veneto e le pizze della Pizzeria Arrigoni di Zerman.
I cicchetti di pesce proposti da Adriana e Manuel hanno incantato occhi e palati : una frittura deliziosa, mai unta e croccante ; i crostini di baccalà mantecato e di crema di dentice ; le polpette di rombo. La selezione del pesce è qualitativamente ineccepibile ; la cucina di Adriana, per la gastronomia,semplicemente deliziosa.
La pizza Mediterraneo proposta dalla Pizzeria Arrigoni ha confermato le qualità delle proposte di Alberto, dopo la partecipazione televisiva a Master Pizza, in febbraio.
"Le nostre pizze" spiega Arrigoni “sono si il frutto dell’esperienza, ma anche di un lavoro di ricerca costante di farine di qualità macinate a pietra, su lievitazioni lunghe e naturali, prodotti italiani di eccellenza, su verdure biologiche. Accontentiamo tutti i palati e cerchiamo di tutelare la salute”.
La storia si perde nel tempo ma le radici restano. La famiglia Donadel si stabilì nelle terre vicino al fiume Zero proveniente dalla sinistra Piave, probabilmente dalla zona di Fontanelle di Oderzo, nei primi anni dell’ ottocento, in seguito alle guerre napoleoniche, per lavorare a mezzadria i terreni di proprietà dei conti Marcello.
L’unica ricchezza erano le braccia per lavorare, l’ amore per la terra e gli animali, la passione per questo lavoro,e la certezza che la fatica sarà sempre ripagata dal pane quotitidiano, perché la natura non delude mai se l’ uomo rispetta le sue regole. La famiglia è da generazioni legata a questi valori ed insegnamenti e anche oggi in qualche misura ricorda sicuramente le vecchie famiglie patriarcali dove tutti erano coinvolti nel lavoro della terra e nella cura del bestiame: oggi cinque fratelli, Nicola, Agostino, Filippo, Mario, Paolo, e una sorella, Sara, che collaborano per portare avanti l’ attività agricola; e con noi ci sono anche papà Pietro, mamma Teresa e lo zio Luigi, che ci hanno passato il testimone. Salumi, formaggi, carni pregiate : queste le eccellenze di casa Donadel.
mercoledì 29 luglio 2015
Alla Trattoria da Bosa, con le carni irlandesi e i vini de La Callaltella
Lo stage di
'Comunicare per Esistere 2015' (la speciale iniziativa di
informazione promossa dalla rete dei borghi europei del gusto), nelle
terre della Callalta, si è aperta con un incontro a convivio
presso la Trattoria
da Bosa, in località Chiesa Vecchia a Monastier
Tiziano Bonora ( il
'mago' della griglia) e Cristina D’Este ( la 'padrona' della sala)
hanno saputo creare un ambiente molto semplice, in un clima familiare
e rilassato.
L'azienda agricola
La Callaltella ha voluto ospitare Giuseppe Gaspari , giornalista e
blogger 'Palato Anarchico', per far degustare le carni di casa, ben
accompagnate dai vini di propria produzione.
La Trattoria è
infatti conosciuta ed apprezzata per la classica grigliata di carne e
per la costata ai ferri, che viene proposta in tagli “pesanti”
che vanno dai 700 grammi fino al chilo, di ottima qualità e ad un
costo abbastanza contenuto.
Cristina ha spiegato
di utilizzare la carne irlandese.
“La carne
irlandese e’ ormai universalmente riconosciuta tra le piu’
rinomate e ricercate, questo grazie anche al mantenimento di metodi
agricoli tradizionali. Il bestiame pascola, infatti, liberamente per
gran parte dell’ anno.
L'Angus irlandese è
quotata come una delle migliori carni del mondo, grazie alla qualità
della produzione,essendo considerata una carne “da erba” e quindi
fonte preziosa di ferro, zinco, vitamina B e di altri grassi acidi
essenziali. Grazie infatti alla produzione ‘naturale’, l’angus
irlandese, risulta essere meno grassa, rispetto alle altre carni e
meno calorica e più ricca di acidi grassi Omega-3 e Omega-6, di CLA,
vitamina E, A e carotenoidi. Inoltre l’Irlanda, possiede una grande
estensione di calcare, la più grande in Europa e, come è noto, la
presenza del calcare migliora le proprietà nutritive dell’erba da
pascolo.”
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